mercoledì 22 maggio 2013

Non chiedere ciò che il Tuo Paese può fare per Te, ma chiediti ciò che puoi fare Tu per il Tuo Paese! (John F. Kennedy)

SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO

Siti di riferimento: www.gioventuinazione.it  - www.unplimolise.it


Documenti scaricabili: 

 Scheda informativa
 Contributo spese
 Paesi partecipanti al programma
 Modulo richiesta di partecipazione
 Manifesto

 


SCHEDA INFORMATIVA Azione 2 - Servizio Volontario Europeo

 

1 Perché il Servizio Volontario Europeo?

L'Unione europea sostiene opportunità di educazione non formale per i giovani attraverso il volontariato transnazionale, con il coinvolgimento diretto e attivo dei giovani in iniziative volte a soddisfare le esigenze della società in una vasta gamma di settori.

La finalità del Servizio Volontario Europeo può essere ricondotta a tre principi fondamentali:

· offrire ai giovani un'esperienza di apprendimento interculturale in contesti non formali, che ne promuova l'integrazione sociale e la partecipazione attiva alla società, ne migliori l'occupabilità e dia loro modo di esprimere solidarietà verso altre persone;

· dare sostegno allo sviluppo delle comunità locali;

· favorire la costituzione di nuovi partenariati e lo scambio di esperienze e di buone prassi tra i partner.

Il programma GIOVENTÙ riconosce inoltre il valore dei partenariati già esistenti, che sono stati istituiti nel corso degli anni fra le organizzazioni e che sono stati determinanti per il successo delle attività di volontariato.

 

2 Che cos'è un progetto di Servizio Volontario Europeo?

Un progetto del Servizio Volontario Europeo (SVE) consente ad un giovane di svolgere attività di volontariato in un paese straniero per un determinato periodo di tempo, generalmente compreso tra sei e dodici mesi. Le attività di servizio volontario possono ad esempio riguardare il settore dell'ambiente, dell'arte e della cultura, rivolgersi a bambini, giovani o anziani o interessare il patrimonio culturale, lo sport e il tempo libero o la protezione civile.

I volontari partecipano ad attività che rispondono ai principi generali elencati di seguito. Le attività devono:

· svolgersi in un paese diverso da quello in cui risiede il volontario;

· non avere scopo di lucro e non essere retribuite;

· essere programmate, attuate ed avere un seguito in uno spirito di collaborazione fra volontari e organizzazioni di invio e accoglienza;

· apportare un valore aggiunto all'organizzazione di accoglienza e alla comunità locale;

· non essere sostitutive di un'attività lavorativa, del servizio militare o di formule alternative;

· avere una durata limitata nel tempo (fino a dodici mesi);

· prevedere la partecipazione di almeno uno Stato membro dell'UE.

La stragrande maggioranza dei progetti riguardanti il servizio volontario è di tipo bilaterale: un volontario si sposta dal proprio paese in un altro. Questo tipo di progetti è gestito direttamente dalle Agenzie nazionali dei paesi del programma (vedi punto B.2).

Chi sono i partner in un progetto di Servizio Volontario Europeo?

Ogni progetto di Servizio Volontario Europeo comporta un partenariato fra tre soggetti:

· un volontario;

· un'organizzazione di invio

· un'organizzazione di accoglienza

La preparazione, l'attuazione e il follow-up dei progetti SVE sono attività congiunte e sono espressione di un autentico rapporto di partenariato fra i tre principali soggetti interessati.

Lo status e le finalità delle organizzazioni di invio e accoglienza, nonché il progetto stesso devono essere senza scopo di lucro.

Diritti e responsabilità dei partner

La Commissione europea ha redatto alcuni documenti sui diritti e le responsabilità dei volontari, delle organizzazioni di accoglienza, delle organizzazioni di invio e dei tutori al fine di assicurare che l'esperienza sia prevedibile, affidabile, sicura e arricchente.

 

3 Quali sono gli obblighi dei partner?

Volontario

Possono prendere parte all'Azione SVE tutti i giovani di età compresa, in linea di massima, tra i 18 e i 30 anni all'inizio della loro attività come volontari, legalmente residenti in uno dei paesi del programma o in un paese terzo ammesso al programma (vedi punti B.2 e B.3). In circostanze giustificate, valutate caso per caso, sono ammesse alcune eccezioni al limite massimo di età per i giovani con minori opportunità.

Non è consentito imporre il pagamento di quote di partecipazione. Il sussidio del programma GIOVENTÙ copre le spese di viaggio, vitto, alloggio e assicurazione dei volontari, nonché una piccola indennità per i medesimi.

I volontari dedicano tempo ed energie ad un progetto a favore della comunità locale; in cambio hanno l'opportunità di mettere in pratica le proprie competenze, di acquisire un bagaglio di conoscenze culturali e sociali e di orientarsi per il futuro. Durante il servizio, i volontari devono partecipare a tutte le sessioni di formazione organizzate, sono tenuti a svolgere gli incarichi loro assegnati e hanno l'obbligo generale di contribuire alla vita dell'organizzazione e della comunità che li ospitano.

Tutti i volontari che hanno portato a termine un progetto nell'ambito del Servizio Volontario Europeo ricevono un attestato SVE firmato dal Commissario europeo competente per il programma GIOVENTÙ. I certificati sono distribuiti dalle Agenzie nazionali o, in alcuni casi, dalla Commissione europea.

Organizzazione di invio

Il Servizio Volontario Europeo prevede la partecipazione di un partner denominato "organizzazione di invio": tale termine indica qualsiasi tipo di organizzazione non governativa, associazione, ente o iniziativa locale senza scopo di lucro. Il Servizio Volontario Europeo offre alle organizzazioni di invio l'opportunità di avviare una collaborazione e uno scambio di esperienze con un partner di un altro paese del programma. L'organizzazione di invio è competente per quanto segue.

· Preparazione

Nella fase di preparazione è prevista l'assistenza al volontario per trovare e contattare un'organizzazione di accoglienza. I volontari devono inoltre essere adeguatamente preparati al soggiorno all'estero in base alle proprie necessità specifiche (compresa l'eventuale necessità di visti, ecc.). L'organizzazione di invio è tenuta a far sì che il volontario partecipi ad un incontro di formazione prima della partenza.

· Contatti durante il servizio volontario

Per evitare difficoltà, l'organizzazione di invio mantiene i contatti con il volontario e con l'organizzazione di accoglienza durante la realizzazione del progetto. Essa contribuisce inoltre ad organizzare il follow-up dopo il ritorno del volontario.

· Valutazione e follow-up

L'organizzazione di invio deve garantire un'adeguata valutazione del progetto SVE insieme ai volontari.

È prevista l'assistenza ai volontari per il reinserimento nella comunità di origine.

L'organizzazione di invio deve offrire ai volontari l'opportunità di scambiare e condividere le proprie esperienze ed è inoltre tenuta ad assisterli, ad esempio fornendo loro informazioni su altre possibilità offerte dal programma GIOVENTÙ (in particolare dall'Azione 3 Capitale Futuro, vedi punto E.4) ed aiutandoli a proseguire nel percorso di istruzione o formazione, oppure a trovare un impiego.

· Visti

L'organizzazione di invio e quella di accoglienza sono congiuntamente responsabili dell'ottenimento del visto da parte del volontario. L'Agenzia nazionale/coordinatore nazionale e la Commissione europea possono inviare lettere di supporto per il rilascio del visto, se necessario.

· Assicurazione

L'organizzazione di invio deve assicurare che il volontario sia coperto dall'assicurazione collettiva obbligatoria SVE sottoscritta dalla Commissione europea con una compagnia assicurativa (vedi punto D.10).

Organizzazione di accoglienza

Il Servizio Volontario Europeo si basa sull’esistenza di una serie di luoghi dove i volontari possono svolgere il loro servizio volontario: le organizzazioni di accoglienza. Il Servizio Volontario Europeo è occasione di incontro tra varie organizzazioni, progetti, enti locali e iniziative, che forniscono un contributo essenziale. Accogliendo un volontario, un'organizzazione di accoglienza arricchirà le proprie consuete attività mediante l'apporto di nuove idee, di un valore aggiunto ed aspetti interculturali; grazie al volontario avrà inoltre un'interessante opportunità di confrontare le proprie esperienze con l'organizzazione di invio.

Le organizzazioni interessate a partecipare al Servizio Volontario Europeo in qualità di

organizzazioni di accoglienza devono soddisfare i seguenti requisiti.

· Opportunità di apprendimento

Occorre individuare chiare opportunità di apprendimento per il volontario.

· Sostituzione di attività lavorative

Non è consentito il ricorso ai volontari per sostituire dipendenti retribuiti.

· Reclutamento

Le organizzazioni di accoglienza non possono selezionare i volontari in base al gruppo etnico di appartenenza, alla religione, all'orientamento sessuale o alle opinioni politiche degli interessati. Devono invece essere disposte ad accogliere tutti i giovani; non possono imporre alcuno specifico criterio di selezione (possesso di determinate qualifiche, esperienza, competenze linguistiche più che basilari).

· Compiti

I volontari SVE devono avere l'opportunità di svolgere una serie ben definita di compiti. Si deve lasciare sufficiente spazio per accogliere nel progetto le idee, la creatività e le esperienze dei volontari. L'attività dei volontari (compresa la formazione) deve occupare 30-35 ore settimanali.

E' richiesta una descrizione dettagliata dei compiti assegnati al volontario, fornendo esempi e percentuali nonché un orario giornaliero o settimanale indicativo. Al fine di evitare doppi finanziamenti e di garantire il rispetto della filosofia SVE, i volontari non sono autorizzati a svolgere compiti di supporto ad un altro progetto SVE (ossia non possono essere responsabili della gestione dei progetti o del reclutamento o formazione di altri volontari SVE).

Per quanto riguarda i compiti di routine, si richiama in particolare l'attenzione sul fatto che al volontario non devono essere assegnati compiti di routine o funzioni che spettano al personale professionale, al fine di evitare che l'attività volontaria sostituisca l'attività lavorativa e/o che siano assegnate eccessive responsabilità al volontario. Il volontario deve operare sotto la supervisione e la guida di personale esperto.

Le seguenti regole generali sono applicabili a tutti i tipi di progetti e assumono particolare importanza nei seguenti contesti:

· Progetti nell'ambito dell'assistenza sociale , in cui i volontari operano con utenti o pazienti vulnerabili (bambini piccoli, minori, malati, anziani, disabili, ecc.): il volontario non può essere responsabile da solo dell'assistenza quotidiana alle persone.

· Progetti didattici: poiché il Servizio Volontario Europeo riguarda l'educazione non formale, l'assistenza didattica nell'ambito del sistema d'istruzione formale è considerata non ammissibile. I progetti da attuarsi presso istituti appartenenti al sistema d'istruzione formale devono essere incentrati su compiti extracurriculari.

· Nei progetti incentrati sul lavoro d'ufficio (ad esempio presso ENGYO) al volontario deve essere assegnata una specifica serie di compiti, di preferenza direttamente collegati al progetto.

L'organizzazione di accoglienza è responsabile di quanto segue:

· Sostegno collegato alle mansioni

Le mansioni affidate ai volontari devono rispecchiare le capacità e i desideri degli interessati. Questi ultimi devono essere guidati da persone aventi dimestichezza con tali mansioni. L'organizzazione di accoglienza è inoltre tenuta a far partecipare il volontario ai meeting di metà percorso.

· Sostegno personale

Per evitare o superare difficoltà di carattere personale o nello svolgimento delle attività presso l'organizzazione di accoglienza, il volontario deve poter contare su un sostegno personale adeguato e avere l'opportunità di integrarsi nella comunità locale, di incontrare altri giovani, di socializzare, di partecipare ad attività ricreative, ecc. Laddove possibile, si incoraggiano i contatti con altri volontari SVE.

· Tutore

Ciascuna organizzazione di accoglienza è tenuta a designare un tutore direttamente responsabile della formazione e del sostegno personale e linguistico del volontario e al quale quest'ultimo potrà rivolgersi in caso di difficoltà. Il tutore non deve essere anche colui che controlla l'operato del volontario o essere comunque coinvolto nel progetto al quale il volontario partecipa.

· Formazione linguistica

Oltre ad aiutare il volontario ad integrarsi nella cultura del paese ospitante, le competenze linguistiche offrono benefici a lungo termine. Spetta all'organizzazione di accoglienza prevedere opportunità di apprendimento linguistico. Le modalità, la durata e la frequenza di questo tipo di attività di formazione possono variare a seconda delle esigenze e capacità dei volontari, dei compiti loro assegnati nell'ambito del progetto e delle possibilità dell'organizzazione di accoglienza.

La formazione linguistica deve essere gratuita per il volontario ed essere compresa nel regolare orario di lavoro.

· Alloggio L'organizzazione di accoglienza è tenuta a fornire un alloggio adeguato al volontario.

· Vitto L'organizzazione di accoglienza è tenuta a provvedere ai pasti del volontario o a corrispondergli un'indennità per il vitto.

· Trasporto locale L'organizzazione di accoglienza è tenuta a fornire al volontario mezzi di trasporto locale.

· Indennità L'organizzazione di accoglienza deve versare al volontario un'indennità settimanale o mensile (l'importo corrispondente rientra nel contributo del programma GIOVENTÙ).

· Visto L'organizzazione di accoglienza e quella di invio sono congiuntamente responsabili dell’ottenimento del visto per il volontario. L'Agenzia nazionale/coordinatore nazionale e la Commissione europea possono inviare lettere di supporto per il rilascio del visto, se necessario.

 

4 Come coinvolgere i giovani con minori opportunità?

Una delle più importanti priorità del programma GIOVENTÙ consiste nel permettere ai giovani con minori opportunità di partecipare alle attività del programma stesso. Sebbene i giovani in questione non siano soggetti ad alcuna limitazione per quanto riguarda la partecipazione a progetti SVE di lunga durata, l'accesso al Servizio Volontario Europeo per questo gruppo di destinatari è reso più facile dalla possibilità di progetti di breve durata. La durata di un progetto SVE di breve durata deve essere compresa fra tre settimane e sei mesi.

Se al progetto partecipa un giovane con minori opportunità, è opportuno che i richiedenti prendano in considerazione l'utilità di una visita preliminare di pianificazione nel paese ospitante, da inserire nella domanda; la visita in questione dovrebbe durare in linea di massima due giorni (viaggi esclusi) e non deve svolgersi prima dell'approvazione della domanda. Nei progetti ai quali partecipano giovani con minori opportunità, particolari esigenze dei volontari possono essere finanziate sotto la voce "costi eccezionali" (vedi punto D.8). Può essere anche inclusa la formazione linguistica.

Per progetti di volontariato di breve durata che accolgono contemporaneamente più di quattro volontari nella stessa organizzazione di accoglienza, occorre sottoscrivere con l'Agenzia nazionale un apposito accordo che deve essere poi approvato dalla Commissione europea.

Quali sono i criteri specifici?

Le condizioni da rispettare per questo tipo di progetto sono le stesse delle attività di lunga durata (vedi punti D.1-3); è dato particolare rilievo ai seguenti aspetti che riguardano il sostegno da fornire al volontario:

· le organizzazioni di invio devono fornire una preparazione personalizzata in funzione delle esigenze specifiche del volontario;

· le organizzazioni di accoglienza devono fornire un sostegno personale di livello elevato durante il soggiorno del volontario;

· le organizzazioni di invio e accoglienza devono offrire contenuti educativi solidi e coerenti che rispondano alle competenze e alle esigenze del volontario;

· le organizzazioni di invio devono prevedere attività di follow-up che rendano proficua l'esperienza svolta.

 

RUOLO DELLA PRO LOCO

In attesa del riconoscimento del Comitato di Ente di Accoglienza, la Pro Loco iscritta all’UNPLI e affiliata al Centro Servizi viene riconosciuta dall'UNPLI quale Sede Decentrata per Invio SVE.

Compiti della pro loco

· Reclutamento del volontario,

· Prime informazioni al volontario,

· Compilazione dell’apposito modulo informativo del volontario e trasmissione al Comitato UNPLI Molise.

Contributo per la Pro Loco: Per ogni volontario inviato, la Pro Loco riceve una somma di € 100,00 (1)

NB. I volontari non devono versare alla Pro Loco né al Comitato UNPLI Molise alcuna somma, neanche in forma di quota associativa o tesseramento, pena la revoca del progetto e il rischio di condanne.

(1) la somma potrà subire variazioni in caso di riduzione dell’importo assegnato da parte dell’Agenzia Italiana della Gioventù.

loghi: G.Mucci

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aggiornamenti: F.Rosati


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